Una domenica di festa o una tragedia annunciata?
Il 24 aprile 1921 viene ricordato come la “domenica di sangue” (Blutsonntag), una giornata tragica che invece, nelle intenzioni degli organizzatori della Fiera di Bolzano, avrebbe dovuto essere una festa, una grande sfilata di costumi tradizionali, apolitica e senza bandiere.
Un annuncio apparso sul Bozner Nachrichten l'8 aprile scrive:
“Il Bozner Volkstrachten-Verein (società bolzanina del costume tradizionale, ndr), in occasione della settimana della Fiera di Bolzano, organizza per domenica 24 aprile un corteo in costume attraverso la città, […] indirizziamo un cortese invito a tutte le valli e le montagne della nostra Heimat, affinchè la sfilata sia impreziosita dalla presenza di singoli partecipanti e di interi gruppi in abito tradizionale. Negli antichi costumi vive la particolarità della nostra cara Heimat, una parte della nostra specificità che deve essere conservata e protetta [...]. Per questo, cari compatrioti vicini e lontani, aiutateci a far sì che il corteo diventi qualcosa di straordinario, che mostri al mondo, ma anche a noi stessi, quale immenso patrimonio di bellezza, senso cromatico e armonia di forme ci sia nei nostri costumi, eredità dei nostri antenati”
Nulla lasciava immaginare che questo annuncio apparso ai primi di aprile sul quotidiano “Bozner Nachrichten” potesse accendere una miccia terribile. Circa una settimana dopo da Bolzano partiva un comunicato nefasto, diretto a Brescia e a Verona.
Egregi amici del Comitato direttivo dei Fasci di Brescia e Verona - Il Fascio di Combattimento di Bolzano ha deciso di organizzare per domenica 24 corr. una manifestazione d'italianità che si rende indispensabile dato che, in detto giorno, i tirolesi, in costume, scenderanno in grandi masse per rivendicare le loro pretese sulla città, estrema sentinella della Patria. Per quanto la lotta elettorale impegni un po' dappertutto i fascisti, pure questo Comitato Centrale sente di non potere abbandonare il manipolo audace degli italiani fedeli; perciò vi esorta vivamente a voler provvedere affinchè una squadra, più numerosa che è possibile, convenga in Bolzano al mattino di domenica prossima. Il comitato centrale, sicuro che questa manifestazione rappresenta qualche cosa di diverso e di più essenziale delle normali manifestazioni fasciste, potrà contribuire in parte, non certo molto sensibile, alle spese di trasporto e di permanenza. Contiamo sul vostro spirito di solidarietà e di abnegazione. (*)
La tragedia era annunciata e quella che doveva essere una giornata di festa passerà alla storia come la “Bozner Blutsonntag” la Domenica di Sangue.
Astrid Panizza
(*) testo della circolare del Comitato dei Fasci a Augusto Turati e Italo Bresciani, Milano, 16. 4. 1921 - Cit. da Martegiani, Cronache, S. 448, Anm. 2 - Tratto da Stefan Lechner „Die Eroberung der Fremdstämmigen - Provinzfaschismus in Südtirol 1921-1926“, Pubblicazioni dell’Archivio Provinciale Volume 20, Innsbruck 2005, pagina 125)