La “nuova“ amministrazione pubblica e i “vecchi“ funzionari austriaci
Il quotidiano “Il Nuovo Trentino” del giorno 9 marzo 1922, tratta da un diverso punto di vista lo stesso tema argomentato nell'articolo del giornale Innsbrucker Nachrichten che abbiamo pubblicato la settimana scorsa.
Si parla del trattamento dei funzionari pubblici nelle nuove province, nello specifico dei funzionari di nazionalità austriaca ancora in servizio negli uffici pubblici in Alto Adige.
Questo quanto si legge:
„Ci scrivono da Roma:
Una questione di non lieve importanza politica e finanziaria è quella del trattamento da farsi ai funzionari austriaci delle zone altoatesine.
Le domande di opzione di nazionalità presentate da molti di essi sono state in gran parte respinte, pur non avendosi decisioni definitive in proposito, essendo in esame i ricorsi. Si assicura che il governo italiano prenderà in esame la questione da un punto di vista politico e che, sebbene a quelli impiegati il Trattato di San Germano neghi qualunque diritto di fronte all'Italia, con provvedimento di massima, salvo una piccola parte, verranno tutti riconfermati in considerazione soprattutto che essi hanno servito nell'amministrazione pubblica austriaca e anche per qualche anno per quella italiana, dopo l'armistizio, e che sono i migliori conoscitori dell'amministrazione pubblica locale“.
Astrid Panizza
panizza.astrid@gmail.com