Accadeva questa settimana 100 anni fa

Un gruppo di fascisti e militari davanti a una residenza altoatesina
Fonte: Archivio Provinciale Alto Adige, Collezione Oberleiter, (58)

“Duro colpo per la nostra economia”

Per edificare diventa necessario il consenso dei militari

Dal 1924, a causa di un nuovo “regime giuridico delle proprietà di confine”, in Sudtirolo gli edifici possono essere costruiti solo con il consenso dei militari. Nella sua edizione del 26 luglio 1924, Der Landsmann spiega cosa significhi concretamente questo "duro colpo per la nostra economia":

"Questo decreto divide la provincia in due zone A e B, delle quali la zona A è più vicina al confine e coincide approssimativamente con l'area linguistica della 'popolazione di lingua straniera', mentre la zona B comprende la restante parte delle nuove province, l'area di insediamento degli italiani. Secondo la ‘Tabella A', la prima zona nella provincia di Trento comprende: l'intera area delle sottoprefetture di Bolzano, Merano e Bressanone, nonché l'intera area della provincia situata a oltre 1500 metri di altezza [...] La Bassa Atesina tedesca, i comuni tedeschi in Val di Fiemme e in Val di Non rientrano nella zona B. [...] Lo stesso vale per i Comuni dei distretti giudiziari di Brunico (compreso Campo Tures) e Marebbe. [...]

Nella zona A è vietato qualsiasi atto che comporti una modifica della superficie del suolo senza la preventiva autorizzazione dell'autorità militare. Non solo, gli edifici, le strade, le ferrovie, le centrali idroelettriche ed elettriche non possono essere né costruiti né demoliti; anche gli scavi di qualsiasi tipo, i depositi di materiale e perfino i semplici disboscamenti parziali devono essere autorizzati dall'autorità militare. Questa autorizzazione è concessa dall'autorità militare competente (non è specificato quale sia l'autorità militare competente), dopo l'esame dei disegni e dei progetti presentati, ma solo se la costruzione prevista non danneggia la difesa del confine e il proprietario si impegna a iscrivere nel registro fondiario la condizione di demolire la costruzione su semplice richiesta dell'autorità militare, con diritto a un risarcimento previsto dalla legge di espropriazione del 25 giugno 1865 n. 2359. Inoltre, l'autorità militare ha sempre il diritto di richiedere la demolizione delle costruzioni per motivi di interesse pubblico, con diritto del proprietario solo al risarcimento sopra menzionato. Infine, l'autorità militare ha il diritto di esercitare una sorveglianza costante su tutti i beni immobili in questa zona. [...] La preventiva autorizzazione del prefetto è necessaria per qualsiasi atto di trasferimento di diritti di proprietà o di possesso di beni mobili, nonché per la costituzione di diritti di uso e usufrutto, di mantenimento nel maso e enfiteusi; anche i contratti di locazione e affitto sono soggetti a questa autorizzazione. [...] 

Nella zona B (Bassa Atesina, distretti giudiziari di Brunico e Marebbe) solo la costruzione di nuove strade e ferrovie statali, di ferrovie private, di strade provinciali, comunali e vicinali, nonché di grandi impianti industriali, è soggetta alla previa autorizzazione delle autorità militari, che devono approvare anche l'attuazione dei piani di urbanizzazione comunale. [...] 

È facile immaginare le conseguenze di questo nuovo decreto sulle restrizioni di proprietà. Se voglio costruire una casa sul mio terreno, devo presentare i piani di costruzione non solo al Comune, ma anche all'autorità militare e ottenere l'approvazione per la costruzione. Devo persino impegnarmi a 'demolire la casa su semplice richiesta'. Un tale impegno difficilmente contribuirà a promuovere il desiderio di costruire, nonostante anche da noi la carenza di abitazioni sia senza dubbio molto grande. [...] 

Un contadino che vuole concedere a un fedele servo, ora inabile al lavoro, un diritto di abitazione o un alloggio nella sua casa, ha bisogno dell'autorizzazione del prefetto. Allo stesso modo, ha bisogno della stessa per concedere un’enfiteusi o per donare un terreno. In pratica, un proprietario di casa non può più nemmeno affittare una stanza o un appartamento senza l'autorizzazione del prefetto."

25.07.2024 - Maria Pichler

Altri articoli di questa categoria