Soldati italiani nel 1927
Il servizio militare nelle nuove province
Sulle pagine del Tiroler Volksblatt del 10 agosto 1921 si discute sull'introduzione del servizio militare nelle nuove province, non ancora attivo al tempo. Fino ad allora, infatti, i tirolesi non erano ancora stati chiamati.
Il senatore Tassoni, generale dell'esercito che poi aderì al partito fascista, aveva interrogato il ministro della guerra riguardo il ritardo nell introduzione dell obbligo di leva per i "nuovi italiani" che solo da poco godevano dei diritti civili come quello di voto.
Ecco quello che si legge:
„Nella seduta del Senato del 4 marzo, il senatore Tassoni aveva presentato un'interpellanza al ministero della guerra per annunciare i motivi per cui la legge italiana sulla coscrizione per il servizio militare non era ancora stata attuata nelle nuove province e che cosa il governo intendeva fare in proposito.
Il ministro della guerra, Gasparotto, ha risposto che questa legge non è stata ancora applicata nelle nuove province per ragioni di opportunità politica. I nuovi cittadini italiani non potevano ancora essere chiamati ad adempiere ai loro obblighi militari finché non erano stati concessi loro pieni diritti politici e civili. Oggi, quando hanno già inviato i loro rappresentanti in parlamento, il governo intende anche estendere la legge sulle assunzioni alle nuove province. Per quanto riguarda le modalità di attuazione, il governo ha accettato la proposta che le disposizioni siano fatte in una riunione con i rappresentanti politici di queste aree (deputati e senatori). Il ministro della guerra esprime la sua ferma convinzione che i nuovi fratelli italiani risponderanno volentieri alla chiamata della patria. Fu incoraggiato in questa convinzione dall'esempio degli slavi friulani, che vennero sotto l'Italia nel 1866 e pagarono il loro debito di sangue alla patria nell'ultima guerra (applausi). L'interpellante si è dichiarato soddisfatto di queste dichiarazioni“.
Astrid Panizza
panizza.astrid@gmail.com