Accadeva questa settimana 100 anni fa

violoncellista
Fonte: Pixabay

Politica e musica. Gli spettatori dicono no

Sul quotidiano Innsbrucker Nachrichten del 10 aprile 1922 si parla dell'interruzione di un concerto causa la presenza fra gli orchestrali di un musicista italiano, presenza che avrebbe provocato forti proteste fra qualcuno del pubblico.

Il Tirolo Meridionale, infatti, era stato annesso all'Italia solo due anni prima e i risentimenti nei confronti dell’occupante italiano erano ancora molto vivi fra una certa parte della popolazione. E’ da notare il parallelismo con le recenti cancellazioni di concerti dove avrebbero dovuto esibirsi degli artisti provenienti dalla Russia, nazione, come ben sappiamo, che ha invaso in guerra l’Ucraina. Da questo punto di vista, aggiungiamo, pare che il tempo non sia mai trascorso e che l’esperienza di due guerre mondiali non abbia insegnato nulla all’umanità.

Questo quanto si legge sul giornale:

"Da un rapporto proveniente da Innsbruck: sabato sera, il virtuoso italiano del violoncello Lucillo Trentini ha dato un concerto nella sala della Società Musicale. Il programma prevedeva esibizioni di compositori sia tedeschi che italiani.
Se non che, poco prima dell'inizio del concerto, un giovane è salito sul palco e ha spiegato che il Sudtirolo era stato annesso e violentato dagli italiani. La lotta per il ritorno del Tirolo meridionale all’Austria - ha poi continuato - non deve mai essere abbandonata e non è accettabile trattare gli italiani in modo così amichevole. Il corpo studentesco tedesco saprà in futuro come impedire ad un altro italiano di esibirsi a Innsbruck. [...] Il pubblico, però non ha dimostrato di apprezzare le parole dell'oratore e lo ha fischiato, sottolineando poi come la politica non abbia nulla da spartire con l'arte. Così, quando il virtuoso musicista è salito sul palco, è stato accolto con un applauso dimostrativo. Il concerto è poi continuato senza ulteriori interruzioni”.

Astrid Panizza

panizza.astrid@gmail.com

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