Accadeva questa settimana 100 anni fa

L’Asino del 4 agosto 1923
Michelino: "C’è in anticamera la Stampa che vuol parlarvi, o Duce – Debbo introdurla colla museruola o… senza?" Duce: "Per oggi…senza!"

Attacco alla pluralità di opinioni e alla libertà di stampa

"Il Nuovo Trentino" costretto a sospendere la pubblicazione

Nella primavera del 1924, il governo fascista esercita una crescente pressione su giornali e riviste di vario orientamento politico in Sudtirolo e in Trentino. Gli attacchi alla pluralità di opinione e alla libertà di stampa, le leggi più restrittive sulla stampa e la censura preannunciano la progressiva morte dei giornali. Nei mesi successivi, i giornali che non si adeguavano al governo scompaiono gradualmente. Una delle prime vittime è il socialdemocratico "Volksrecht", che chiude definitivamente i battenti nel dicembre 1923. 

In Trentino, il "Nuovo Trentino" deve sospendere le pubblicazioni temporaneamente nei giorni immediatamente precedenti alle elezioni politiche a causa di un attentato alla redazione e alla tipografia. L'8 aprile 1924, il giornale cattolico informa i suoi lettori sui retroscena: 

“I nostri lettori avranno certamente intuito le ragioni per cui il Nuovo Trentino dovette sospendere le pubblicazioni negli ultimi giorni precedenti le elezioni. […]

Il Brennero [quotidiano fascista] vorrebbe dare a intendere che nessuno abbia impedita la nostra libertà di stampa; ma sta di fatto; 

  1. che si sono fatte, oltre all’invasione della nostra tipografia e della redazione, dirette minaccie di rappresaglia ove non si fosse sospesa la pubblicazione del Nuovo Trentino;
  2. che diversi tentativi da noi fatti per avviare alla stazione pacchi del Nuovo Trentino di venerdì, fallirono perché i fascisti circondarono minacciosamente i nostri portatori di pacchi, strappando loro i giornali e minacciandoli ove non si fossero sollecimente [sic] ritirati; 
  3. che venerdì, con modi violenti, accompagnati da parole e gesti minacciosi, furono strappati di mano a nostri amici copie del Nuovo Trentino

Del resto, è strano che il Brennero il quale né venerdì né sabato ha trovato modo di rilevare gli incidenti (chiamiamoli così) capitati al Nuovo Trentino, sia venuto a darci la garanzia della libertà di stampa domenica mattina, quando cioè il nostro giornale, e il Brennero lo sapeva, non sarebbe stato più in grado di rispondergli e di smentirlo.”

 

11.04.2024 - Maria Pichler

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