Fonte: Castello del Buonconsiglio, 1926
Le origini del Museo trentino del Risorgimento
Inaugurate le prime sale espositive dedicate a Battisti, Filzi e Chiesa
Negli anni dopo la fine della Prima guerra mondiale si afferma in Trentino l’intenzione di celebrare con eventi, monumenti e nuove istituzioni culturali l'annessione al Regno d'Italia. Il 29 giugno 1923 a Trento, nel Castello del Buonconsiglio vengono inaugurate le prime due sale espositive permanenti del Museo trentino del Risorgimento, dedicate a Cesare Battisti, Fabio Filzi e Damiano Chiesa, volontari trentini nell'esercito italiano che nel 1916 erano stati catturati e, in quanto cittadini austriaci, giustiziati per alto tradimento dalle autorità militari austroungariche a Trento. Il museo si caratterizza per una visione della storia trentina dalla forte connotazione patriottica italiana.
Il 30 giugno 1923 il giornale “La Libertà” riferisce dell’inaugurazione delle sale dedicate ai “martiri” al Museo del Risorgimento:
“Ieri mattina verso le 10.30, nella sala del Tribunale di guerra austriaco gremita di pubblico selezionato, ha avuto luogo l’inaugurazione delle due prima sale del Museo del Risorgimento, dedicate ai tre Martiri trentini Battisti, Filzi e Chiesa.
Alla solenne cerimonia abbiamo notato l’intervento di tutte le autorità cittadine, delle rappresentanze di tutte le associazioni patriottiche locali.
[…]
[prof. Giuseppe Gerola] Ringrazia gli intervenuti e tutti coloro che prestarono il loro aiuto materiale e morale per l’organizzazione del Museo che racchiude tante sacre memorie. Rileva infine che l’inaugurazione delle due sale non ha potuto aver luogo prima d’ora, per difficoltà tecniche che hanno ritardato l’opera di restauro del Castello.
Prende la parola quindi il Sindaco, il quale si dichiara lieto di poter aprire al pubblico le due prime sale del Museo, quelle consacrate alla memoria dei Tre Martiri Trentini. Ricorda che per merito delle autorità militari, del cessato commissariato generale e della R. Prefettura, i cittadini e i forestieri possono ora visitare una parte dei cimeli di guerra e le memorie di tanti eroismi e tutto ciò che fu raccolto con tanta affettuosa cura dalla Leg.[ione] Trentina, dalla Casa del Volontario, dall’ufficio delle Belle Arti e dal Municipio.
[…]
Terminata la visita alle due sale gli aderenti alla Società del museo si riunirono per la nomina della direzione che viene così costituita: Comm. Peterlongo, presidente; Ten. Col. Rigoni, comm. Guido Larcher, prof. Ciccolini, ing. Bonfioli Bruno, dott. Cristofolini, sig. Riccardo Pedrotti, prof. Gerola, membri. […]“
29.06.2023 - Maria Pichler