20 centesimi del 1912
Mancanza di monete
Indebolimento dell'economia
Poco prima della fine della guerra e dell'arrivo delle truppe d'occupazione italiane, Julius Perathoner - il sindaco di Bolzano - nell'ottobre del 1918 fece stampare una moneta d'emergenza, detta anche Notgeld [link esterno riguardante il Notgeld bolzanino], per contrastare la penuria di contanti. A metà novembre 1918 le autorità militari italiane avevano imposto un nuovo tasso di cambio lira-corona, molto svantaggioso per la popolazione tirolese.
Le autorità italiane, già invise alla popolazione civile sudtirolese, non erano in grado di approntare una quantità sufficiente di spiccioli. Questo indebolì ulteriormente l'economia del dopoguerra.
Il quotidiano bolzanino Der Tiroler del 7 febbraio 1920 scrive:
"Continuano le lamentele dovute alla mancanza di monete. Dalla Val Gardena ci comunicano che per via della mancanza di spiccioli nei negozi spesso si paga con francobolli, fiammiferi e sigari. La mancanza di monete metalliche è un vero guaio, che si fa più sentito di giorno in giorno."
Immagine: 20 centesimi, 1912 – public domain
[07.02.2020 Thomas Sinha]